Ad alcune persone fumare marijuana dà una sensazione di piacere. Pochi minuti dopo l’inalazione si avverte una sensazione di benessere. Ciò è da attribuire al fatto che il THC stimola le cellule cerebrali a rilasciare dopamina, una sostanza chimica che attiva il piacere.
Fumare marijuana tuttavia, comporta numerosi effetti negativi:difficoltà di memoria, di apprendimento, deficit cognitivi, difficoltà di pensiero e di soluzione dei problemi, confusione mentale e distorsione delle percezioni;
• stato di demotivazione verso le normali attività e perdita di interessi;
• in caso di particolare vulnerabilità, gravi disturbi mentali che si manifestano con deliri, allucinazioni e mancanza di senso della realtà.
Questo ha gravi ripercussioni sul rendimento scolastico, sportivo e lavorativo, così come sulle altre attività quotidiane.
Gli effetti sono comunque, soggettivi e, come tali, imprevedibili. Dipendono dalla persona, dal suo eventuale utilizzo precedente di altre droghe, dalle modalità di assunzione e dalla potenza della sostanza. Ancor più imprevedibili sono gli effetti della marijuana se associata ad altre droghe.
• L’uso, riducendo notevolmente la capacità di attenzione e i riflessi, può rappresentare un grave problema di sicurezza propria e altrui quando si è alla guida di autoveicolo.
• Inoltre, compromettendo la capacità di giudizio e di decisione, può indurre a comportamenti sessuali rischiosi con la possibilità di contrarre l’HIV, il virus che causa l’AIDS.