Quante volte è capitato di comunicare con qualcuno e di avere l’impressione di non essere compresi a pieno? Siamo oberati di messaggi e informazioni provenienti da ogni parte, ma quanti di questi arrivano ai destinatari in modo chiaro e corretto? La comunicazione degli adolescenti è fondamentalmente basata e mediata da App e ruota intorno a tutto ciò che è social, e in questa fase di crescita i ragazzi spesso si chiudono e parlano poco con i genitori e le altre figure educative, e adottano la pratica del silenzio, dietro cui c’è il lamento, la preghiera, il grido di rabbia che dice: “Lasciatemi in pace”. Ci sono, però, silenzi che nutrono l’anima e altri invece che l’anima l’avvelenano, o addirittura la “uccidono”. C’è chi ama stare in silenzio per poter riflettere e pensare, è quindi vero che il silenzio può essere la più grande forma di introspezione dove poter “pensare i pensieri”. È anche vero, però, che non comunicare con le parole può essere in alcune situazioni anche molto pericoloso poiché influisce sulla chiarezza del rapporto e delle relazioni, perché la possibilità di fraintendimento è maggiore in caso di silenzio, in quanto ogni silenzio può essere interpretato in maniera molto diversa. Il silenzio, inoltre, ci fa isolare, ci fa costruire delle barriere che possono diventare una prigione, in cui ritroviamo il dolore, la frustrazione, l’estraniamento, l’impotenza, l’infelicità, che da soli, senza l’aiuto di qualcuno, non riusciamo a comprendere e a elaborare. Bisogna, quindi, imparare a comunicare in maniera più libera ed efficace, e ad usare anche le parole per poter esprimere il proprio pensiero, il proprio disagio, le emozioni, per costruire un ponte con chi potrebbe aiutarci. Comunicare bene, inoltre, è importante, altrimenti gli altri non ci capiscono, dobbiamo sforzarci di chiedere, con chiarezza, quello che desideriamo, quello di cui abbiamo realmente bisogno, per fare in modo che il messaggio sia comprensibile, e la persona che ascolta lo possa capire. Altrimenti potrebbe accadere come quando andiamo al ristorante e non chiediamo quello che desideriamo, quello che ci piace realmente, ci porteranno, così, qualcos’altro quello che ha deciso qualcun altro per noi, ciò che non ci piace. Dobbiamo essere consapevoli che le altre persone non sono in grado di leggere la nostra mente, dobbiamo sforzarci, allora, di comunicarlo efficacemente, perché anche se abbiamo delle idee brillanti, ma non riusciamo a farle capire, non ci porteranno da nessuna parte.
BE FREE SIATE LIBERI